lunedì 17 maggio 2021

MARIOT KIMA - ITALY LOVES BURT BACHARACH (CD)




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1 elemento
Mariot Kima - Italy Loves Burt Bacharach CD

Vent'anni fa cominciai a provare queste ed altre canzoni di Burt Bacharach al pianoforte. La molla più forte e motivante era la nostalgia per un periodo che tuttora mi appare di una suggestione impareggiabile: gli anni 60 e i primi anni 70. Nostalgia e amore, queste canzoni mi sono sembrate sempre un inarrivabile concentrato di amore, di stile, di genialità compositiva. Oltre che come consumatore di musica, imparando a suonarle e cantarle, scattava qualcosa di magico e di grande nella mia anima che ha sempre cercato nella musica emozioni molto profonde, sensazioni indescrivibili, immagini poetiche sia nell'evocazione del contenuto sia nell'effetto sonoro delle parole. L'italiano è senz'altro una lingua difficile da cantare e poco elastica e duttile e per quanto mi riguarda, a parte relativamente pochi artisti (tutti concentrati nei due decenni di cui parlavo sopra) l'effetto del cantato italiano è spesso imbarazzante soprattutto nelle versioni con testo italiano di canzoni estere. Ho recuperato quindi i vecchi testi delle canzoni in italiano pubblicate nei sessanta da cantanti famosi e non, e ho voluto interpretarle alla mia maniera. Certamente nel mio canto è entrato un po' di tutto, sia la mia emozione nel cantarle sia la memoria delle grandi interpretazioni degli artisti soprattutto internazionali. L'italiano può essere molto musicale se plasmato con la dolcezza e la forza delle note e della musicalità. Considero Bacharach uno dei più grandi se non il più grande autore di musica pop del secolo XX. La sua versatilità senz'altro riuscì a far fluire una capacità compositiva di derivazione jazz dentro il pop, produsse dei piccoli/grandi capolavori che erano alla fine realmente soltanto della canzoni, con una struttura complessa ma anche una incredibile morbidezza e semplicità nell'offrirsi alla ricezione del fruitore finale. 

Un Grazie enorme (e maiuscolo) a NIMH (Giuseppe Verticchio) che ha fatto un ottimo lavoro sui suoni e il mastering e che soprattutto ha avuto la pazienza di sopportare la mia poca adattabilità quando penso di voler arrivare a un certo risultato (e l'impegno serissimo che lui ha messo nel realizzarlo). Non è stato un lavoretto di niente

COMMISSIONE D'ASCOLTO

Prima di mandare in giro questo lavoro (assolutamente autoprodotto come tutte le altre mie "opere") ho assemblato una specie di "commissione d'ascolto e riporto qui i loro giudizi.


"Caro Marco grazie per avermi dato la possibilità di ascoltare il tuo lavoro. L'idea la trovo veramente meritevole perchè BB è senz'altro un grande compositore che vale la pena rivisitare. E' un lavoro che rievoca fortemente gli anni 60 negli arrangiamenti e nello stile vocale delle interpretazioni che oltre a calzare perfettamente nelle sognanti melodie devo dire che sono state registrate veramente bene, anche nelle sovrapposizioni in alcuni ritornelli ...se non erro la traccia di apertura e in altre parti.

Nelle primissime impressioni - all'inizio dell'ascolto - mi viene da pensare che si tratta un lavoro che avrebbe meritato un set acustico (Batteria e Basso) e non elettronico per rendere la pasta sonora più in linea con i mitici anni 60 ma immagino che tu non abbia potuto tirar su una band per il progetto. Eppure funziona benissimo. Ma andando avanti ci ripenso ed è una sensazione che non avverto più e si fa avanti un'altra impressione....

Mi devi togliere una curiosità però .....perché dopo alcune tracce si sente appunto una diversa pasta sonora ad esempio dopo le prime 2 tracce quando attacca Non verrà da te la felicità e in altri brani (la maggior parte)  ci sono anche strumenti acustici e grandi arrangiamenti d'archi e fiati (che se l'orecchio non mi inganna sono reali e suonati benissimo e in alcune parti anche d'orchestra)...come se d'improvviso raggiungesse dei picchi di qualità difficilmente raggiungibili con un sinth e una drum machine. ad esempio un ragazzo che ti ama ha sotto parti d'orchestra, cori e ottoni....veri se l'orecchio non mi inganna.
L'interpretazione della voce è perfetta e si sente che ti sei divertito a cantarle e a cantarle bene ad esempio su treni navi aerei c'è una sovrapposizione che funziona benissimo.
Il disco suona bene senza grandi sbalzi dinamici.
Per concludere mi sono divertito ad ascoltarlo anche perché mio padre quando ero bambino me lo faceva ascoltare sempre in macchina e ho riconosciuto a questo autore sempre un potere evocativo di quegli anni fantastici.
Hai fatto bene anche a bilanciare l'introduzione di sperimentazioni e digressioni solo a pochi passaggi che comunque sono apprezzabilissimi "il mondo nei tuoi occhi" e "se mi vuoi bene" su tutti (complice la bellissima chitarra e l'inaspettato ritornello) ....si tratta di un lavoro che merita il taglio esatto che gli hai dato, senza retorica, un vestito su misura.
AP"

"Ieri ho ascoltato le prime dieci e oggi il resto. Ma a te piacciono proprio tutte? Per i miei gusti "A Poche Ore" "Treni Navi Aerei" e "il Mondo nei tuoi Occhi" ce le potevamo risparmiare...🙂 non mi sembrano un gran che come canzoni... Però quella che mi è piaciuta di meno è Close To You (non sapevo che era di Bacharach). Comunque il suono è ben bilanciato, la tua voce è al posto giusto, al giusto volume ed equalizzazione. Quello che fin dall'inizio mi ha lasciato perplesso è l'uso di strumenti MIDI di dubbia qualità sonora che dà al tutto un'atmosfera da pianobar. Se è quello che volevi OK, ma allora non so se valeva la pena di spenderci troppi soldi. Questa è l'opinione di uno che ha donato al mondo delle canzoni da 4 soldi registrate a cavolo...😄 (e non dico per dire... ne sono convinto)"
BDA

"Marco..strabello....è  da stamattina che lo sento..alcune canzoni non le ricordavo tutte le altre si..ma la tua voce è  sensazionale..ancora più  bella..si sente che ci hai messo l anima  il cuore la passione  ma anche un po' di malinconia... sei super !! Bravissimo ..e grazie per averlo mandato ..adesso che non si può  uscire mi fa compagnia ... sei er  mejo!!!!!!!"
RL

"Chiappa bella! La tua voce aiuta l'umore... 💚🌼💚"
LM 

"Ho ascoltato Pussycat, il mio mito è Tom Jones e ovviamente mi rifaccio alla sua versione e non mi hai deluso, anche perché non è facile con un testo completamente differente dall'originale avendolo io tanto tanto presente... Close to You, un pezzo mitico, bella interpretazione , l'hai fatta molto bene.  Bellissima pure Malia, molto originale  rispetto alle incisioni a cui ero abituata. Anche "I Primi minuti" e "Quando tu vorrai". Mi piacciono moltissimo, le apprezzo veramente , originale lavoro, bravo."
IP

"Alla finestra" (Close To You)  è una delle mie preferite. Belle sia le interpretazione che le basi. "Gocce di pioggia su di me" stra-bella . Credo che non sia neanche un pezzo facile... E questa "saudaji" di Malia?... Come l'hai resa bene! E questa voce MASCHIA in "Se mi vuoi bene" da dove la tiri fuori? 
Tutto nel complesso da l'impressione di qualcosa di pulito e piacevole da ascoltare.
FRLP

"Marco, è inutile dirti che ho gradito molto ascoltarti ... Bravissimo. Stamattina sei stato la mia colonna sonora..."
MC

"Ma possibile che sei tu quello che canta??? Marco io sono senza parole. Sei fenomenale. Ma a livello che pensavo fosse la voce di un cantautore famosissimo. Se davvero bravo comunque. Hai una voce pazzesca. Incredibile."
DG

"Marco sei bravo bravo! Ho sempre invidiato chi ha doti canore, proprio bravo!💗💗💗"
AC

"Volevo dirti che ho ascoltato il file e mi sono piaciute le cover di Bacharach, dal vivo poi renderebbero ancora meglio. Buon lavoro!"
DG

"Sto ascoltando il tuo cd. Mi sembra tutto ben realizzato (forse avrei tenuto la voce un po' più alta di volume). La qualità delle basi è notevole, cori compresi. Sembrano gli originali "schiariti" digitalmente. L'ascolto fila liscio: i fan di Bacharach apprezzeranno di sicuro 😜 Anche su "Gocce di pioggia su di me" la voce è molto bassa. Non hai pensato di paragonarla all'originale? Io ho ascoltato l'originale in inglese come riferimento.va bè, ma se è una scelta...  Essendo però la voce il centro del tuo lavoro, non vedo perché non  metterla in evidenza. Io non amo le voci troppo alte ma qui secondo me ci stanno... A me sembra che tu abbia cantato bene e che la tua voce si adatti bene al sound "sessantino" melodico di quelle canzoni."
TP

"Spiazzante, interessante e ... mi hai incuriosito. Questa full immersion negli anni '60 mi ha fatto scoprire Jenny Luna, Arianna, addirittura dei cori folk che hanno interpretato quei pezzi. La voce direi che non ti manca, dimmi che anche le basi sono tue così mi sollevi dall'effetto karaoke. Complimenti."
UF



mercoledì 24 gennaio 2018

Joan Jett - TMI - Fantastico video di Kemal Comert




https://genero.com/watch-video/38340/http://genero.tv/watch-video/38340/




Poche parole. Questo video era una prova competitiva indetta da Joan Jett per la scelta del miglior video realizzato da artisti di molteplice provenienza su un suo pezzo, "TMI"; pezzo molto cool e trascinante, niente da invidiare alle vecchie produzioni dell'artista. Il video è stato realizzato a casa di Mariot Kima,  da Kemal Comert, lascio allo spirito di ricerca dei fruitori di acquisire notizie su questo bravissimo e geniale video-maker (e non solo). Me e Ilaria Piccin nel video; ma, forse cado nel patetico, è inutile dirlo, quanto sia bello e poetico che il mio meraviglioso amore Diegonìs (28-3-1998/4-12-2015), sempre presente al momento giusto in tutti gli eventi della mia vita, sia entrato nel video come comparsa, immortalando e regalando ai posteri la sua bellezza e la sua intelligenza.


Per la cronaca, niente di scontato se il video si sia classificato come secondo miglior video nella competizione.
Infatti, se abbiamo la "fortuna" di vedere il primo classificato (ora video ufficiale) ci rendiamo conto di come vanno le cose nel mondo.
Grazie a tutti.



mercoledì 1 maggio 2013

INIT - Venerdì 3 maggio 2013 MARIOT KIMA & ILARIA PICCIN

Venerdì 3 sera all'INIT un nuovo appuntamento. Con me sarà ILARIA PICCIN, www.ilariapiccin.it/‎,  cantante e interprete di altissimo spessore, e "vocal coach", diplomata al conservatorio e laureata all'Università della musica; Ilaria è già presente in due miei cd autoprodotti, "Farfalle Impazzite" (1990) e "Zorro" (1993); eseguiremo alcune canzoni del periodo 1983-1985 tratte da diverse mie produzioni:

CIRCUS, da Unforgettable NAIL-"Vera C." (1983), all'arrangiamento originale parteciparono Francesco Baldi dei Videozona, Tonino Amendola degli Illogico, Jean Sylvain Brochu e Giovanna Gulinello; il brano è una rivisitazione "diabolica" del circo, e come il divertimento e lo spettacolo si pervadono di oscurità;

GLADIATOR da Latosegreto-"Doppio Senso" (1985), anche qui è lo spettacolo che domina, la fierezza e la forza fisica del gladiatore e la sua fragilità nel momento in cui il pubblico decide il suo destino;

FARFALLE (1985), un volo poetico e cosmico per l'altra vita, e ROBERT (1986), una storia d'amore vigorosa ed elevata, tratti da Marco Margot- "Ego Esuberante",

ATTENZIONE da Nives- "Perle", mini-demo di quattro brani del 1988, tra sogno ed esoterismo, Nives è Francesca Romana La Piazza, che ha composto molti testi per i miei pezzi nel 1978-79; la canzone mette in berlina in modo autoironico l'uomo che ha delle paure verso la donna e la stessa donna che non fa nulla per fargliele passare, anzi;

BEHIND THE MOON, un pezzo scritto in collaborazione con i Passage Four di Flaviano Pizzardi e Bruno De Angelis di Influenza prods, Flu, ecc. contenuto nel demo "Scène primitive" dei Passage Four.

A venerdì.

Ilaria Piccin




sabato 4 giugno 2011

Marìot Kima featuring Unforgettable NAIL - VERA C. (1984)


E’ difficile recensire un’opera rimasta pressoché sconosciuta, un evento forse unico nel panorama italiano della musica autoprodotta nella prima metà degli anni ’80. Una creazione minuta ma concentrata, piena di fascino, frutto di ispirazioni convergenti e incrociate. Parliamo della scena della new wave romana negli anni 1981-1985. IL gruppo INNER NAIL si era ufficialmente sciolto nella sua formazione iniziale (Riccardo, Hermin, Marco) nel maggio 1984. Io già da un po’ giravo per i concerti degli altri gruppi con il desiderio di conoscerli come persone, entrare nel loro mondo, capire che cosa stessero facendo quelli che ritenevo, ma ancora non lo erano, miei compagni di viaggio, entrare in contatto con loro e realizzare quello che era sempre stato un mio sogno: creare un ambiente musicale a Roma dove i musicisti comunicassero tra loro, si scambiassero il loro attuale livello di maturità musicale, producessero musica e ... bellezza insieme.

INNER NAIL era stato una realtà molto chiusa, molto narcisistica, e anche se avevamo comunque fatto diversi concerti, quell'esperienza si stava saturando, forse proprio a causa dell’eccessiva intensità di energie, come fosse un recipiente a pressione, a un certo punto si comincia a disfare quell’intesa forte e tutto si sfalda, fino alla separazione, inevitabile.

Accanto a me restò Hermin, ancora motivata anche lei da un progetto musicale che ancora non aveva esaurito le sue potenzialità. Infatti da quel momento, l’energia si cominciò a distribuire e canalizzare verso altri artisti e musicisti che entravano in contatto con me. Come ho raccontato nei post precedenti, la soffitta di Ostia, in Via Casana, dove provavano Inner NAIL, diventò uno strano luogo di creatività musicale, e molti musicisti della scena romana si prestavano a lunghe jam session, improvvisazioni in cui nascevano dal nulla pezzi molto suggestivi, che rimasero assolutamente e inevitabilmente inediti. Di quasi tutte queste jam session, di cui molte veramente interessanti, conservo le registrazioni e prima o poi mi dedicherò a rimasterizzarle ed esporle on line. Musicisti dei gruppi VIDEOZONA, ILLOGICO, RADIO EATERS, INFLUENZA PRODS, PASSAGE FOUR, e poi altri personaggi fuori da ogni ambiente convenzionale ma con una precisa connotazione artistica entrarono in questo gorgo di creatività. In quello stesso periodo mi impegnavo in un lavoro molto più quadrato di questo così istintivo, irrazionale e surreale. Su quattro pezzi di mia composizione chiesi aiuto a diverse persone per modificarne il vestito e arricchirle in un modo imprevedibile. Quattro pezzi che avevano in comune uno stile ma molto diversi tra loro. TUNNEL un pezzo di stampo funky ma molto legato ad alcune ispirazioni sixty, tra il Bacharach di I SAY A LITTLE PRAYER ed Herp Albert di A TASTE OF HONEY, passando per KNOCK ON WOOD e infine sulla linea dei Simple Minds di NEW GOLD DREAM. SCHERZI un pezzo di ispirazione ska, parente di pezzi di Madness, Ultravox, Thomas Dolby e Lene Lovich. CIRCUS era un pezzo particolare nato da un mondo invisibile ed occulto, musicalmente vicino alle musiche di certi film muti di Charlie Chaplin ma in chiave del tutto sinistra e inquietante. Tra i quattro pezzi senz’altro quello più libero dai condizionamenti del genere musicale. Un pezzo di paradossi e inquetudini. DUBBIO NEL VUOTO era infine un pezzo molto drammatico e oscuro costruito su un giro armonico molto dissonante; una sorta di gospel "dark" con un lungo finale/session in forma di improvvisazione che risolveva il pezzo in chiave sperimentale, finale in cui i musicisti presenti nel pezzo si intrecciavano e superavano tra loro con il suono del loro strumento (violino, piano, melodica, e la stessa voce solista della corista). Musicalmente l’idea unificante doveva essere la presenza in tutti i quattro pezzi di una linea di violino, che Francesco Baldi (VIDEOZONA), costruì su ogni canzone. Inoltre una voce femminile differente in ogni pezzo; Marlène Sam, corista di colore, haitiana, cantò su TUNNEL; Hermin degli INNER NAIL rifece il coro su SCHERZI; Giovanna Gulinello, di Influenza prods insieme a Bruno De Angelis, e che aveva già collaborato in un 12” degli Spirocheta Pergoli (Fuzzi Bugsi Tumpa Il Bongo!), mi spedì da Torino una sequela di urletti e altri vagiti vocali che dopo un accurato studio montai su CIRCUS, in alcuni casi facendo scorrere il nastro al contrario; su DUBBIO NEL VUOTO invece cantò un’esperta/studiosa di musica medioevale ERNESTINA MIRA DI PAOLO, con la quale nello stesso periodo incidemmo un paio di bellissimi pezzi medioevali in cui era voce solista; la sua voce pulita entrò in quel pezzo dark e senza speranza come una lama che taglia le emozioni terrene e che rammenta il senso inevitabile del tempo che passa. Su CIRCUS costruisce un tessuto apparentemente invisibile (o non udibile) JEAN SYLVAIN BROCHU, uno strano chitarrista classico/sperimentale, col quale realizzai un mini demo-album italo/francese in collaborazione col pittore/poeta LUC FRANçOIS GRANIER; e oltre al violino di Baldi, suona il sax e la melodica Tonino Amendola, cantante e front man del gruppo degli ILLOGICO, altro gruppo new wave abbastanza noto a Roma negli anni ’80. Su DUBBIO NEL VUOTO, oltre alla Di Paolo, Baldi e Amendola, c’è un ospite particolare, David Petrosino, ex Lunar Sex, e dopo Sailor Free, Handala, personaggio preparato e di grande spessore; sul pezzo fa da backing vocal d’eccezione e suona il pianoforte a coda sul finale. C’è da dire che VERA C. fu realizzato per metà in proprio e per metà presso il Camelot Studio Di David Petrosino, che fu l’architetto del suono finale dei mixaggi delle basi. Le voci soliste e il missaggio finale furono di nuovo artigianali.

Infine non posso non accennare alla regia occulta che fu della persona che diede il nome a questa mini opera, VERA C., una ragazza uccisa nel 1932 a colpi di pistola da un uomo innamorato di lei, il quale a sua volta si tolse la vita, in piena stazione Termini, dopo mesi di autosegregazione e minacce, aveva finalmente trovato il coraggio di uscire di casa ed andare a prendere il treno per raggiungere il luogo di lavoro come maestra in una scuola di Mentana. Queste quattro canzoni, anche se non erano state scritte per lei e minimamente ispirate alla sua storia, sembrava volerle cantare lei stessa ed erano piene dello stesso pathos della sua storia. Francesca Romana

La Piazza, mia amica e grafica, si appassionò a quella vicenda e lavorò con passione alla grafica del demo/album e a tutte le attività che riguardavano la promozione (più etica che economica) del demo. VERA C. fu messa in scena il 4 maggio 1985 al Malafronte, come performance “Supporter” del concerto del gruppo INNER NAIL, di cui facevo anche parte. Di sfondo alla mia esibizione solista (con le basi registrate) una splendida proiezione di diapositive di Francesca Romana come a rivivere l’esperienza della realizzazione di VERA C., intrecciando le immagini dei partecipanti a una serie di immagini stilizzate forti ed evocative sull’aspetto esoterico del messaggio delle canzoni.





Quest’esperienza servì non solo a me. Ma a tutti gli altri gruppi romani, che entrarono in un'altra dimensione musicale, in cui i gruppi comunicavano tra loro, per fare musica, per approfondire la propria particolarità (perché ogni gruppo aveva un suo stile peculiare che lo distingueva dagli altri), ma mettendo il proprio talento a disposizione di una musica che cresceva come una creatura sempre nuova e originale.


Le canzoni

01 Tunnel

02 Scherzi

03 Circus

04 Dubbio Nel Vuoto


Mariot Kima featuring Unforgettable Nail - VERA C. (1984)


martedì 24 agosto 2010

MARIOT KIMA & YD nelle foto di... VINCENZO GRANDE















































































































































































Vincenzo Grande è grande fotografo. Per vedere altre sue immagini preziose ....................


http://www.facebook.com/l/b0e5a;www.flickr.com/photos/cenz07/

mercoledì 4 agosto 2010

30 luglio ore 22.30 Il viaggio delle memorie


Rosso è il colore del sangue che scorre nella mia vita. Per questo rosso non politico sento la vita sempre preziosa e importante ed è per questo che ancora canto. Per questa serata ho scelto canzoni che sono state importanti per me, forse non le più importanti, i momenti più intensi e più forti, le relazioni musicali, umane, profonde, e indimenticabili. Anche le persone presenti erano alcune tra le persone più importanti nella mia vita. Alcune molto antiche, Donatella, Francesca Romana, Gabriella, Paola e Rita Chiapponi, Livia, Natalie, Marcello, Lucia, Aldo, Andreina, Antonella, Palmerino. Alcune più recenti forse più discrete, ma non meno significative, Vincenzo, Andrea, Federica, Barbara. Le canzoni sono pezzi della mia vita. AUTODISTRUZIONE del 1973 e CORRUZIONE del 1975, due canzoni di un'altra epoca, la prima una statica ed estatica descrizione del mondo "psichedelico", la seconda una filastrocca un po' slegata e demenziale sul senso della paura della morte, due delle circa venti canzoni scritte con Donatella Carracillo. LAMPI (1981), DESIDERIO (1981) e TUNNEL (1982) del periodo new wave. Queste tre canzoni per me rappresentano tantissimo perché significarono vivere le mie canzoni in un gruppo musicale, Inner Nail. Un gruppo un po' atipico, eravamo in tre, una ragazza e due ragazzi, tre persone molto sensibili, e che si innamorarono l'una dell'altra. Un'energia incredibile che generava nell'ambiente situazioni sempre strane e fenomeni un po' inspiegabili. Ultimamente ascoltando alcune registrazioni dal vivo del gruppo alcuni elettrodomestici hanno fatto le bizze. TUNNEL fu il pezzo che apriva "Vera C.", un lavoro che feci con alcuni personaggi della realtà wave romana nel 1984. Un momento musicalmente e umanamente bellissimo, in cui tra persone che suonavano cose diverse la musica comunque ci accomunava e creava canali di bellissima comunicazione. Il tris successivo, EGO ESUBERANTE (1986), BRUMAIO (1986), ANDREJ VOBLICH (1984) tre canzoni diverse tra loro, tre storie tratte la prima dalla mia raccolta omonima del 1987, le altre due da "UNIONI", un'esperienza di passaggio, tra canzone leggera e poesia. BRUMAIO è la canzone della solitudine, dell'amore cantato al tempo e al mare, dell'essere e sentirsi vivi malgrado la vita a volte sia dura. ANDREJ VOBLICH è una storia di gioventù, di voglia di vivere, di libertà, di ribellione, di forza e infine di vittoria. Le tre canzoni successive, più leggere ma non meno intense, rappresentano una mia svolta verso un cantare più leggero e comunicativo. E' UN AMORE..., il pezzo guida di "ZORRO" la mia raccolta del 1992, la storia di un ragazzo che aspetta tutti i giorni la sua lei solo per spiarla tra la folla e vivere una sensazione intensa. IL GIARDINO DELLA MENTE (1995), un amore caleidoscopico vissuto nella mente, come in un giardino assolato pieno di fiori, di profumi, che gira dentro la vita come in una follia un po' fantastica e malinconica. DUE CUORI (1998) non è un mio pezzo, ma una canzoncina che mi portò un mio amico, un ragazzo che aveva avuto esperienze difficili di malavita, insieme a una cassettina di Bob Marley. Mi chiese di arrangiarla in quel modo e alla fine uscì un'altra canzone che era anche un po' mia, con l'uso ritmico degli strumenti in aderenza con il vero reggae. CONTACT-IO fa parte di un mio cd che dovrei terminare a breve, MATRIOSKA, un pezzo tra Moroder, Depeche Mode e varie influenze danserecce più contemporanee. La serata l'abbiamo chiusa (anzi l'ha chiusa la pioggia che si era trattenuta fin lì) con MOMENTS un pezzo in lingua francese del 1978. Najat e Federica sono uscite ed è salita sul palco Nives (Francesca Romana La Piazza) che ha scritto il pezzo insieme a me. Una carezza delicata, un po' tagliente, tra samba e Velvet Underground di Sunday Morning. Poi lo scroscio di pioggia, le cover alla prossima. Un grazie a Najat Y. e Federica D. per il loro grande impegno; brave, belle, professionali e veramente amiche. Un grazie anche a Giulio e un rammarico per le incomprensioni e la mancanza di comunicazione.
Ciao e grazie a tutti.

venerdì 9 luglio 2010

Mariot Kima & YD Serata il 30 luglio a Castel San Vincenzo (ISERNIA)

Ho scelto questa cartolina perché è del 1970, perché per un caso c'è mio padre immortalato, perché è l'immagine più classica di questo piccolo paese del Molise dove ci esibiremo il 30 luglio prossimo per una serata tutta per noi.... Io, Youssef & Demaria (da cui... "YD"). Pezzi che vanno dal 1973 al 2000... E qualche cover: Otis Redding, Patti Smith, Credence Clearwater Revival, Christie, Tim Buckley. Questa la scaletta dei pezzi:

AUTODISTRUZIONE (1973)
CORRUZIONE (1975)
LAMPI (1981)
DESIDERIO (1981)
TUNNEL (1982)
EGO ESUBERANTE (1986)
BRUMAIO (1986)
ANDREJ VOBLICH (1984)
E' UN AMORE... (1988)
IL GIARDINO DELLA MENTE (1995)
DUE CUORI (1999)
CONTACT-IO (1999)
MOMENTS (1978)
THE DOCK OF THE BAY
BECAUSE THE NIGHT
PROUD MARY
YELLOW RIVER
MORNING GLORY