NELL'ATTESA....

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Sono un musicista che ha avuto un percorso, diciamo, per certi versi "invisibile", con qualche strano picco di "visibilità". Il mio nome è Marco Chiapponi. Sono nato sul finire degli anni 50 e ho vissuto, da bambino, i galvanizzanti anni '60. Già in quegli anni mi dilettavo a cantare. Ero un bambino molto dotato musicalmente, sono cresciuto con la musica, la musica era sempre presente in casa mia, un vecchio Geloso a bobine, radio, grammofono e mangiadischi, vecchi 78 giri, 45 buttati a destra e a manca e senza copertina. Già da allora mi inventavo delle canzoni, una storia inesistente di gruppi musicali tra realtà e fantasia. Negli anni settanta, dal 1972 in poi (14 anni!) ho cominciato a comporre canzoni; a inciderle; a fare provini presso le case discografiche romane. Questa mia storia seguì un percorso assolutamente personale. Imparai da solo a suonare la chitarra. Studiai pianoforte e solfeggio. con un'insegnante. Cominciai a inventarmi dei veri e propri LP che registravo in modo rudimentale su cassetta.
Questa storia durò circa otto anni. Un poeta che cantava, un essere poco accetto dal mondo, che incideva degli album completi, ma inesistenti, se non nel chiuso della propria realtà. Intanto, già in questo tratto, la mia musica si evolveva. Alcuni incontri musicali importanti in questi anni settanta. Donatella C., che scriveva poesie, che musicai, e che crearono grandi emozioni nella mia vita; dietro c'era il progressive. Francesca Romana L.P., la seconda "poetessa" con cui collaborai e con la quale feci bellissime canzoni; dietro c'era la canzone pop-folk cantautorale americana e il rock di fine anni 70. Romano C., sassofonista, il primo vero musicista, con il quale feci le mie prime esibizioni dal vivo, nel 1979. Erano gli anni del punk e della contestazione e io non ne rimasi illeso. Le mie canzoni ne sono intrise. Poesia "rock".
Dal 1981 cominciò una nuova esperienza. Con due compagni di viaggio, Riccardo C. e Franca T. ci avventurammo alla ricerca di partner per comporre un mega gruppo di sei elementi (bt,bs,el gui, ac gui, 2 voc), ma la ricerca ci portò alla fine a desistere e ad avere il piacere di suonare in tre. Imparai a suonare il basso e a utilizzare gli strumenti elettronici. Inner Nail: fu una grande esperienza. Molta energia, un trio veramente carico e originale.
Allo scioglimento del gruppo, nel 1984, seguì un'esperienza di osmosi col mondo musicale romano. Io mi feci, mio malgrado, tramite della comunicazione tra i gruppi: Inner Nail, Videozona, Illogico, Clima, Radio Eaters, ecc. Attaverso un mio lavoro a cui parteciparono alcuni tra questi musicisti (Vera C.), si creò nel biennio 1984-85 un piacevole clima di collaborazione, che portò questi gruppi a gestire alcuni spazi a Roma. La cosa durò purtroppo poco. Nel 1984-85 il gruppo Inner Nail era composto da alcuni amici "mercenari" gratuiti (degli altri gruppi) e non era più il trio precedente. Nel 1986 Inner Nail diventò Latosegreto e, mentre le due voci (maschile e femminile) rimanevano centrali, cambiavano i nostri due accompagnatori. Racconterò meglio questa storia successivamente.
La mia identità artistica è stata continuamente alla ricerca di un nome: da questo blog in poi il mio nome sarà Marìot Kima. Sarà defintivo?
Facendo una breve carrellata riepilogo tutti miei nomi:
1972-73: Marco Chima
1974-75: Marco Chiapponi
1976: Morry
1977-80: Marco C.
1981: m.c.
1981-84: Inner Nail (formazione a tre)
1984-85: Inner Nail (Formazione a cinque)
1984-85: Unforgettable Nail (come solista)
1985-86: Latosegreto (Formazione a quattro)
1986-1996: MarcoMargot
2008: Mariot Kima.

Per raccontare la mia storia recensirò mie raccolte, canzoni, concerti.
Estenderò questa mia esposizione al recupero di materiale riguardante altri gruppi, artisti della scena romana degli anni 80, che sono rimasti nel sottobosco, ma che hanno realizzato esperienze veramente interessanti e degne di essere rese note. Ancora, interviste di quel periodo e altre curiosità. Centrali comunque resteranno le mie produzioni, anche, e mi dispiace dirlo, le più inascoltabili.

Saluti.
Mariot