venerdì 18 settembre 2009

Solitudine & Bellezza - Tapes 1981-86 (Re-Upload + Grafica)


E’ difficile parlare di se stessi. Si rischia di sembrare fanatici se si parla bene di quello che si è fatto. Si rischia di non essere presi sul serio se al contrario ci si mostra troppo abbottonati e modesti. Cercherò dunque semplicemente e obiettivamente di parlare (con distacco) di contenuto e contesti. Questo cd raccoglie il “meglio” (o quello che io ritengo tale) di quello che io giudico essere il periodo più “interessante“ del mio percorso musicale. Io sono nato come cantante; alla mia voce, fin da bambino, è stata sempre legata la mia esigenza “musicale”. Ho cominciato a comporre nel 1972, non perché volessi fare l’autore, ma perché avevo voglia di “cantare” canzoni che non fossero solo quelle famose che possono cantare tutti: volevo avere delle canzoni tutte per me! E poiché non avevo autori a mia disposizione in quanto non ero nessuno ho deciso di rimboccarmi le maniche e di farlo io stesso. Ovviamente la cosa a mano a mano mi ha preso la mano e queste canzoni che inizialmente dovevano servire solo a farmi cantare, piano piano sono diventate lo scrigno, il catalizzatore delle mie emozioni e della mia vita più profonda e più intima, il diario, la mia vita. Il mio percorso musicale ha seguito così la mia evoluzione psicologica e interiore e anche la mia crescita, evolvendomi insieme alla musica e man mano che cambiava la mia vita. Dal primo pop degli anni 1972-75, molto vicino al progressive, mi sono spostato su un genere italiano intimistico vicino (ma non troppo) a cantautori tipo Luciano Rossi, Umberto Balsamo, e sentendo forte l’influenza di Battisti (con il suo stile così poco provinciale, anche se non riuscì ad essere un artista internazionale), Cocciante, Venditti con tutto quello che di loro poteva colloquiare con la musica internazionale; perché non mi ha mai interessato fossilizzarmi nella musica italiana. Non mi è mai piaciuto considerarmi un cantautore e non mi ci sono mai sentito. Sono un cantante e queste canzoni sono uscite dalla mia coscienza, dalla mia sensibilità, dalla mia sofferenza, dalla mia fantasia. Alla fine degli anni ’70 la mia vita era molto cambiata. Da ragazzino chiuso e un po’ autistico mi ero fatto risucchiare dai fermenti del periodo, sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista musicale. E anche se ero arrivato un po’ tardi mi immersi completamente nella musica rock, Patti Smith, Television, Clash, e andando indietro i Velvet Underground, Lou Reed e Nico, i Doors, Jimi Hendrix e soprattutto Janis Joplin. Ma in quello stesso periodo rinasceva Marianne Faithfull, e nuovi miti si facevano strada, i Police di Sting e i grandi Talking Heads di David Byrne. E ho detto solo di alcuni. Agli inizi degli anni ’80 ero pronto per partire per una nuova esperienza. C’era stato un grande stacco, proprio nel 1980, un grande terremoto nella mia vita. Fino ad allora avevo inciso in maniera molto artigianale con chitarra acustica e/o pianoforte, e avevo fatto qualche serata col mio repertorio. Mi avevano aiutano anche altre persone a comporre, le mie grandi ed eterne amiche Donatella Carracillo (tra il 1973 e il 1976) e Francesca Romana La Piazza (dal 1978 in poi fino al cd che facemmo insieme nel 1988, Nives –Perle). Ora mi trovavo a una svolta e decisi che la mia musica doveva cambiare. Da qui parte il progetto di cui si parla in questo post. Acquistai un basso, una favolosa chitarra elettrica rossa, una Mustang anni '60, una batteria elettronica, la Soundmaster. Per tre anni feci parte di un trio dark-elettronico che si chiamava “Inner Nail”, completamente calato sia nella vita che nella musica in quel genere di musica. Dal 1981 al 1986 conobbi tantissime persone che come me vivevano nella musica. Un mondo sommerso, invisibile ai grandi sistemi, che viveva di una grande convinzione, di grandi motivazioni, e di grandi emozioni. Quel periodo a Roma erano abbastanza visibili alcuni gruppi come Videozona e Illogico, che io andavo a vedere ai concerti, ottimi musicisti nell’ambito dark-new wave. Io ero totalmente fuori e decisi di conoscerli e conquistarli anche ai miei progetti. Nel contempo conobbi artisti più o meno anomali, Luc François Granier, pittore, e un suo amico, Jean Sylvain Brochu, chitarrista tra classico e sperimentale. Conobbi Bruno De Angelis e Giovanna Gulinello, un duo, Influenza Prods, completamente fuori dagli schemi. Lei partecipò come guest a un disco di emuli degli Skiantos, i padovani Spirocheta Pergoli di Massimo Giacon ; Bruno fece un lungo e intenso cammino musicale nell’ambito della musica elettronica-concettuale, cambiando nel tempo nomi vari, Flu, Bruno Due, Mana Erg, ecc. Lungo cammino documentato dai link in calce e che continua tuttora. Una stella.
Questo re-upload presenta la nuova grafica completa di libretto e testi. I pezzi che ho incluso nel cd sono quelli a cui in qualche modo mi sento più legato, anche se li ho strappati dal loro contesto, cioè dalle loro raccolte-concept in cui si completavano con altre canzoni che qui non ci sono (e che saranno postate con le raccolte complete in seguito). Canzoni intense (per qualcuno forse pesanti). Dalla raccolta CHANGING PLACES, progettata nel 1981 insieme ai pezzi, ma incisa solo nel 1984, sono tratte le canzoni LAMPI, ONA-DOCCIA, DESIDERIO e BAR, qui nella versione “solista”, completamente suonate e cantate da me. Ad esclusione di “ONA-DOCCIA” (peraltro il primo in assoluto dei pezzi ad essere inciso) i pezzi erano nel repertorio del gruppo “Inner Nail” con un'esecuzione differente (che sarà postata in seguito quando si parlerà del gruppo). Questa raccolta era molto dark-wave, molto tirata e sostenuta, e conteneva una cover con testo italiano degli Echo & The Bunnymen (Show Of Strenght).

Da VERA C. (1985), il lavoro successivo, sono tratte TUNNEL, SCHERZI, CIRCUS. Anche TUNNEL e SCHERZI erano in repertorio agli Inner Nail (ma solo dal vivo e non furono incise dal gruppo). Questo progetto (VERA C.) fu molto importante per me, perché fu realmente oltre a una sorta di “concept” un’opportunità per lavorare e incidere con diversi personaggi che facevano parte, onorevolmente, della scena romana. Altri invece mi sostennero nei concerti dal vivo. Francesco Baldi suona il violino in tutti i pezzi ed era membro del gruppo “Videozona”. Dal gruppo “Illogico” veniva Tonino Amendola, cantante, che suona il sax e la melodica su CIRCUS. Da questi gruppi e da altri (Videozona, Illogico, Radio Eaters) venivano invece i musicisti che, gentilmente, si offrirono di accompagnarmi dal vivo nel corso del 1985 (visto che dopo lo scioglimento del trio non avevo più un gruppo) in un inesistente gruppo “Inner Nail” “mercenario” (Gigi Parravicini, Filippo Travaglio, Antonio Arena, Carlo Fabiani, Sandro Biondo). Concerti al Clemson, Piper 80, Malafronte. Sempre su “VERA C.” una diversa voce femminile in ogni pezzo (Marlène Sam in TUNNEL, Hermin in SCHERZI, Giovanna Gulinello in CIRCUS) e ancora Jean Sylvain Brochu, chitarrista classico con cui incisi anche uno stranissimo progetto un po’ folle e un po’ sperimentale ?!BROCHU-CHIAPPONI’?! (1985), e che suona un indistinguibile tappeto in CIRCUS. Su ?!BROCHU-CHIAPPONI’?! è inserita la versione di CIRCUS solo chitarra classica e che è un pezzo a sé, tutt’altra cosa: bellissimo! Sempre da ?!BROCHU-CHIAPPONI’?! è tratta NAVIGAZIONE, il pezzo chitarra e voce penultimo nella raccolta. I pezzi di VERA C. ebbero la produzione “musicale” in studio di un personaggio singolare, David Petrosino (che canta anche nel quarto pezzo di “VERA C.”, non inserito in questa raccolta). Il genere e il sound risentono del periodo precedente ma arricchiti e sofisticati dai numerosi apporti. Dall’autunno 1985 si formò il gruppo LATOSEGRETO, insieme ad Hermin (che mi aveva seguito nelle varie formazioni), Flaviano Pizzardi del gruppo Passage Four (un gruppo molto stile Japan) e Bruno De Angelis di cui ho parlato prima. I pezzi che circolavano da due anni furono raccolti o reincisi insieme a loro nella raccolta “DOPPIO SENSO” (1986). VELO SUL VISO, TROBADOUR, AVVENTO, SENSO (qui presente però nella versione “provino” fatta solo da me, che mi è sempre piaciuta di più). DOPPIO SENSO segna una decisa svolta verso un genere più sofisticato e raffinato, in qualche modo decadente e dannunziano, con qualche citazione easy, jazz, musica antica e cantautorale; e riferimenti esoterici (già presenti nel lavoro precedente); il tutto rimanendo comunque ben piantati nel genere pop e rock. L’esperienza LATOSEGRETO si concluse (più per le mie vicende personali che perché il gruppo non andasse, anzi) nel luglio 1986. Dall’ultimo repertorio del gruppo sono tratti i pezzi che incisi poi da solo e solista nella raccolta EGO ESUBERANTE (1987), la title track EGO ESUBERANTE, CORRENDO, FARFALLE (qui nella versione “provino”), e OSSERVA, che segnano un deciso approdo (e ritorno, per me, dopo 10 anni) alla “canzone” pop, abbandonando il "dark". Nella raccolta successiva, UNIONI (1988), l’ultima del periodo considerato, avevo inserito BRUMAIO (la canzone del post precedente), e ANDREJ VOBLICH, una canzone un po’ poetica e una storia vagamente epica che apparteneva al periodo precedente (1984) ma che non avevo utilizzato.
Infine la canzone IMMAGINE RIFLESSA nella mia versione "provino", un pezzo riflessivo e d’atmosfera, che mi è sempre piaciuto molto, era un testo di Hermin per il quale composi la musica; la canzone è sempre presente nei concerti dei nostri vari gruppi dal 1985-86 e inserita con un diverso arrangiamento (e cantata da lei) nella raccolta solista di Hermin “L’Immagine Allo Specchio”.
Nelle mie canzoni c’è sempre una vicenda personale, che attraversa i limiti della persona. La mia vita diventava sempre qualcos’altro e la raccontavo facendo parlare le cose intorno, l’interiorità come fosse l’esterno, montagne, nuvole, cielo, alberi, cosmo, oggetti, persone, ecc. Ho ascoltato lungamente e attentamente queste canzoni prima di ripostarle, come se non fossero mie, per essere sicuro di non voler propinare degli aborti vecchi e desueti e per capire sempre più profondamente se mi stavo trascinando dietro dei residuati senza storia e senza diritto all’esistenza. Sono invece convinto che queste canzoni abbiano ancora molto da dare, e che non meritino di cadere e/o restare nell’oblìo.

NOTA I pezzi furono incisi con un registratore 4 piste a cassette Fostex e sono stati rimixati in digitale. Alcuni disturbi che non si possono eliminare si possono comunque attenuare con una buona e intelligente equalizzazione. Nel nuovo link i pezzi sono stati normalizzati, è stata inserita la tag e la grafica completa del libretto. Per chi volesse stamparla fronteretro basta utilizzare associandoli i nomi dei file (es. “fr1a p01-36”, significa: fronteretro 1- parte a - pagine 1 e 36; va unito a “fr1b p02-35”, fronteretro 1 - parte b - pagine 2 e 35. Capito tutto?).

Link ....
(se non si è registrati su Rapidshare per scaricare il secondo link occorre attendere il giorno successivo!!!)

http://rapidshare.com/files/281976009/Mar__ot_Kima_-_Solitudine___Bellezza__Tapes_1981-86__I_parte.rar


http://rapidshare.com/files/283244533/Mar__ot_Kima_-_Solitudine___Bellezza__Tapes_1981-86__II_parte.rar



Se volete saperne di più su....

BRUNO DE ANGELIS:
http://www.last.fm/music/Mana+ERG
http://www.discogs.com/artist/Mana+ERG
http://www.discogs.com/artist/Influenza+Prods.
http://en.wikipedia.org/wiki/Mana_ERG


JEAN SYLVAIN BROCHU
http://granier.laury.free.fr/la_momie_a_mi_mots/la_these/2/2.2/2.2.e6.htm

DAVID PETROSINO
http://www.myspace.com/petrosino

FLAVIANO PIZZARDI
http://www.altroteatro.it/sylvatica/

9 commenti:

  1. qualche "scoria" di quel periodo è ancora esistente e dura a morire...ciao...sono il bassista degli Illogico..mi puoi cercare se vuoi su www.u-mix.org oppure su facebook..Luigi Parravicini o Zona Umix..

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  2. Lo farò. Mi ha fatto molto piacere risentire la tua presenza.

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  3. Bella musica.
    Da ragazzo vidi 2 volte gli illogico live (la prima volta a Roma e la seconda a Napoli allo ZX)
    Il concerto allo ZX fu bellissimo.
    Saluti...

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  4. Anche per me fu molto importante vedere questo gruppo esibirsi, forse la prima volta a Castel sant'Angelo verso il 1982; oltre a suonare bene avevano anche una grande presenza scenica. I Litfiba in fondo non hanno inventato proprio nulla, sono stati solo un po' più fortunati di altri. Io ho avuto il grande onore di suonare dal vivo con due di loro (chitarrista e bassista, Filippo e Gigi), e di aver ospitato in uno dei miei pezzi (Circus) Tonino il cantante. Grazie del commento.

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  5. ciao Mariot,
    mi chiamo Pierpaolo e ho realizzato un documenatrio sulla new wave italiana degli anni 80 dal titolo 'Crollo Nervoso'.

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  6. mz che belle canzoni che canti. ma è uscito il cd nei negozi? corro a comprarlo appena mi ristabilisco. Sai, sono sulla sedia a rotelle e la tua musica mi aiuta a non tagliarmi le vene. Un saluto
    da Pistoia.
    Gianfranco

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  7. Attenzione che a forza di dirlo certe cose accadono veramente

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  8. luc francois granier22 maggio 2010 alle ore 10:23

    ciao, bello leggere il tuo percorso...

    http:\\lucfrancoisgranier.blogspot.com\

    un abbraccio
    LF

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